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Allocchio Bacchini 415 anno 1955 nazionalità Italiana

 

Allocchio Bacchini 415 anno 1955 nazionalità Italiana

 

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Allocchio Bacchini 415 anno 1955 nazionalità Italiana

 

Allocchio Bacchini 415 anno 1955 nazionalità Italiana

 

Allocchio Bacchini 415 anno 1955 nazionalità Italiana

 

Allocchio Bacchini 415 anno 1955 nazionalità Italiana

 

Allocchio Bacchini 415 anno 1955 nazionalità Italiana

 

 

 

 

RADIO ALLOCCHIO BACCHINI MOD. 415

 

Prodotta a metà degli anni '50 dalla casa costruttrice Allocchio Bacchini di Milano, del modello 415 ne furono fatte due versioni: una in bachelite bianca e l'altra, descritta in quest’articolo, con mobile di legno e finiture frontali sempre in bachelite. Essa è caratterizzata da uno stile unico e raffinato: il frontale e la scala parlante sono tutt'uno ed il materiale utilizzato è uno specchio lavorato. Al centro si trova la griglia dell'altoparlante formata dal logo dell'Azienda Milanese e composto dalle iniziali A.B. stilizzate color oro su sfondo rosso, con tutta una serie di cerchi in materiale plastico messi in successione,  fino a lambire la scala parlante la quale è serigrafata e disposta a cerchio sullo specchio. E’ evidente che siamo di fronte ad una rappresentazione stilistica del mondo con tutte le stazioni radio del territorio mondiale. Le manopole sono anch'esse in materiale plastico con al centro lo stesso logo stilizzato presente nella griglia. Sul bordo di bachelite bianca, in basso al centro, è presente la levetta del cambio-gamma.

 

DESCRIZIONE DEL CIRCUITO

 Lo schema è una classica supereterodina a cinque valvole della serie rimlock:

UCH42 oscillatrice/convertitrice

UF41    amplificatrice media frequenza

UBC41 doppio diodo rivelatore/CAV/preBF

UY41    rettificatrice ad una semionda

 

Il circuito è alimentato senza trasformatore con le valvole della seria "U" (alimentazione 39 volt) messe con la tensione dei filamenti in serie. Nel cambio tensione sono presenti due posizioni, 110/125 volt e 140/160 volt. Per gli ultimi due valori è presente una resistenza multipla che provvede alla necessaria caduta di tensione: da 450 ohm per i filamenti delle valvole, da 700 ohm per la lampada da 130 volt che illumina la griglia e la scala parlante, da 90 ohm per l'anodica delle valvole. La sintonia è a permeabilità variabile, tramite due induttori posti sotto il telaio. Le gamme di ricezione sono tre: OM da 520/1605, OC1 6000/6660 Kc, OC2 11800/12200 Kc.

 

 

RESTAURO 

La radio si è presentata per la prima volta ai miei occhi in buono stato generale, ovviamente all'interno era accumulata molta polvere a causa della lunga inattività. Durante la trattativa, mi ero reso conto che il simpaticissimo venditore non era propenso a molti sconti, ma ciò che aveva chiesto era perfettamente in linea con le buone condizioni e la rarità della modella. Dopo una pulizia generale dell'interno del telaio, zoccoli delle valvole e vari contatti, ho iniziato una attenta ispezione a vista dei componenti. Parte della resistenza multipla era carbonizzata e la verifica dei condensatori con il capacimetro ha evidenziato i soliti problemi degli elettrolitici di filtro pi-greco dopo la rettificatrice. Ho inserito ed occultato, oltre ai condensatori elettrolitici del pi-greco due da 47 mF, altri sottoposti alle sollecitazioni della tensione tra a rettificatrice UY41 e la finale di BF UL41, compresa anche la resistenza di catodo da 150 ohm 1/2 watt di questa valvola. Insospettito dalla parziale carbonizzazione della resistenza, ho allestito un banco prova utilizzando delle resistenze perfettamente efficienti dello stesso valore delle tre sezioni: con il tester ho riscontrato una certa irregolarità dell’assorbimento su ognuna di esse. Ho intuito che forse mettendo un'unica resistenza all'entrata dell'alimentazione, si sarebbe uniformato l’assorbimento, eliminando anche quel surriscaldamento anomalo di una sola parte della vecchia resistenza, causa del guasto e del forte surriscaldamento. Fatto qualche calcolo con la legge di ohm, ho inserito due resistenze in parallelo da 2200 ohm, al fine di raddoppiare la potenza che potevano dissipare ed ottenere un valore di 1100 ohm per l'esatta caduta di tensione che occorreva per alimentare la radio. Dalle lunghe prove effettuate con l'amperometro finalmente il circuito aveva un uniforme assorbimento. Al fine di rispettare il più possibile l'originalità, ho lasciato la possibilità di rimettere in ogni momento la resistenza multipla. Altro notevole vantaggio, ho evitato il pericolo di surriscaldare lo specchio del frontale, perché le resistenze si trovano quasi attaccate al pannello retrostante che lo sorregge, con conseguenze facilmente immaginabili!! Come ultimo intervento ho pulito e lubrificato tutti i comandi di sintonia.

 

COLLAUDO 

Alimentata a 160 volt una lunga performance provoca, anche se molto meno della resistenza multipla, un forte riscaldamento delle nuove resistenze per la caduta di tensione; per evitare ciò, la radio dovrebbe essere sempre alimentata a 125 volt. Fin da subito il funzionamento è stato regolare con segnali puliti ed esenti da rumori, grazie anche alla bonifica dei vari condensatori in perdita. Molto spettacolare è l'illuminazione retrostante dello specchio, tramite la lampada da 130 volt, la sintonia è rapida e scorrevole, il suono profondo e pastoso grazie anche al ripristino del regolare funzionamento della finale di BF UL41. Ancora una volta una vecchia gloria del passato e tornata a farci sognare.

 

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