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Telefunken T20 Cherì anno 1957 nazionalità Italiana

 

Telefunken T20 Cherì anno 1957 nazionalità Italiana

 

 

antenna a telaio del retro

 

Telefunken T20 Cherì anno 1957 nazionalità Italiana

 

Telefunken T20 Cherì anno 1957 nazionalità Italiana

 

Telefunken T20 Cherì

Dall’aspetto piacevole e sobrio, questa piccola radio portatile è stata prodotta dalla Telefunken Italia tra la fine degli anni ’50 ed inizi ’60, icona delle prime miniaturizzazioni dei ricevitori portatili divenuti in seguito ancora più piccoli con l’avvento del transistor. Il mobiletto è realizzato in materiale plastico bianco, le manopole  per la sintonia e l’accensione/controllo volume sono del tipo a scomparsa. La radio può essere alimentata sia a 125 volt sia a batterie, una per i filamenti delle valvole ed una per l’anodica. 

 

CIRCUITO ELETTRICO 

Il ricevitore è un classico supereterodina a quattro valvole con rettificatore al selenio. E’ suddiviso in tre bande: OM, OC (50m) OCC (25m). Il tipo di valvole è specifico per ricevitori portatili, hanno un basso assorbimento di corrente, sviluppano poco calore, sono alquanto rapide nell’accensione e relativo funzionamento. Troviamo come convertitrice-oscillatrice la DK92 a seguire, come amplificatrice MF la DF91, come rivelatrice e pre BF la DAF91 ed infine, come finale di BF la DL94. Per quanto riguarda l’alimentazione a batteria, sono presenti due commutazioni: alta potenza e bassa potenza, per consentire un minor assorbimento e maggiore durata degli accumulatori. Per far ciò provvede la valvola finale di BF DL94 che tramite la commutazione su “alta potenza”,  alimenta entrambi i filamenti d’accensione di cui è provvista, su “bassa potenza”, ne alimenta uno solo. Nel circuito avviene così: piedino 5 comune, 7 e 5 i due filamenti, a bassa potenza la commutazione interrompe l’alimentazione al piedino 7. La valvola, lavorando con un solo filamento, dimezzerà l’emissione d’elettroni con conseguente diminuzione della potenza d’uscita e minor assorbimento da parte del circuito. Per la ricezione delle OM ed OC provvede un’antenna telescopica a scomparsa: per le OM, vi è posta in serie anche un’antenna a telaio ubicata all’interno del coperchio posteriore, per consentire una maggior lunghezza fisica, tipica della lunghezza d’onda di tale banda.

 

RESTAURO 

La radio, al momento dell’acquisto, si presentava in buono stato generale, completa di tutti i suoi componenti originali, tanto che non vi erano tracce di nessuna riparazione effettuata in precedenza. Ho domandato al venditore se era funzionante, assicurandomi che a 220 (la radio va a 125!) si accendevano le luci e faceva dei rumori, avendo l’accortezza di spegnerla quasi subito per paura d’eventuali danni dovuti all’alto voltaggio. Per mia fortuna, questo simpatico signore non aveva mai attaccato la 220 alla radio, e se anche lo avesse fatto non sarebbe successo nulla vista l’avaria del rettificatore al selenio; inoltre le luci della scala parlante non si sarebbero mai accese perché  non presenti in questo modello. Il primo intervento è stato il ripristino della parte rettificatrice con un piccolo ma efficace diodo 1N4007, ovviamente il rettificatore originale è stato lasciato al suo posto e disattivato staccando un piedino all’entrata della tensione d’alimentazione. A seguire, il condensatore d’entrata della 125 da 22.000 pF con uno di concezione moderna al poliestere. Sostituiti ed occultati nel barilotto metallico degli originali, due condensatori elettrolitici da 100 pF 25 Volt, posti tra la massa e l’alimentazione dei filamenti delle valvole, funzionanti nella commutazione per l’alimentazione da rete. Ho provveduto alla sostituzione di un doppio condensatore a vitone di filtro con due da 47 mF 350 volt: l’originale è stato lasciato nella sua sede, smontarlo per occultare dentro i nuovi significava dissaldare svariati componenti con il rischio di danneggiare parti molto delicate come le bobine per le MF; i nuovi condensatori sono stati alloggiati a fianco del vecchio favorendo la funzionalità ed il minor rischio di danneggiare qualcosa. Ho sostituito il condensatore d’accoppiamento tra l’anodo della DAF91 (pre-BF) e la griglia della DL94 (finale BF) da 1000 pF, inoltre il condensatore da 5000 pF tra l’anodo della DL94 e la massa. Ultimato il restauro, ho eseguito il collaudo del ricevitore, ed una cosa che mi ha colpito è stato il calore quasi inesistente emesso da questa serie di valvole oltre all’estrema rapidità per andare in funzione. La ricezione buona e selettiva in OM, è eccellente in OC ed OCC, caratterizzata da una notevole sensibilità e pulizia del segnale, presente in ricevitori con circuiti più sofisticati. Il mobiletto, in ottimo stato, una volta ripulito e lucidato, ha necessitato all’interno un incollaggio di uno dei tre supporti per l’ancoraggio, tramite bulloni, del telaio.

 

SCHEMA ELETTRICO

 

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