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UNA "PAFFUTA" MAGNADYNE SV 72

 

Passeggiando un giorno per le vie di Roma, improvvisamente sono stato attratto da una semplice vetrina per via al suo interno c'erano vari oggetti e mobilio d'epoca; avvicinandomi, mi accorsi di una sagoma, poggiata sopra un tavolino, alquanto particolare e formosa: era una radio d'epoca! Sono entrato in questo piccolo ma ben organizzato negozio da rigatteria e sono stato pervaso da un certo fascino per questa radio in radica marcatamente anni ’40  e caratterizzata dalle particolari rotondità del mobile: avevo di fronte una Magnadyne SV 72 del 1940! Il proprietario del negozio, un simpaticissimo signore di mezza età, preso dall'entusiasmo nel descrivermi la radio, iniziò ad indicarmi le valvole alquanto pericolosamente con un grosso cacciavite, assomigliando più ad uno spadaccino che infieriva sulla pressione che mi stava salendo, per la paura che potesse involontariamente rompere qualcosa. Ho cercato di richiudere il più velocemente possibile il coperchio posteriore al fine di evitare ulteriori pericolosi "affondi" alle valvole ed il negoziante è quindi passato alla descrizione del mobile: nel voler mostrare compiaciuto la sua competenza, stava per otturare "pericolosamente" con la cera qualche buchino di tarlo del mobile con un vecchio coltello tipo sub (era il caso di un piccolo spatolino!!); con molto garbo e gentilezza, per mia fortuna (e della radio!) ho convinto il negoziante che prima di otturare i buchi avrei voluto pulirla e passare un antitarlo, anche se lui diceva che una volta otturati i tarli soffocavano. Accelerando la trattativa al fine di evitare altre "pericolose" descrizioni, ho finalmente portato la radio a casa.

 

 

DESCRIZIONE DEL CIRCUITO 

La Magnadyne SV 72 è un ricevitore supereterodina a cinque valvole più occhio magico, e riceve in OM suddivisa in due bande ed in OC suddivisa in ben cinque bande! Iniziando dal circuito d'entrata AF, troviamo la valvola ECH4 dalla Philips serie rossa come amplificatrice AF oscillatrice, a seguire la 6K7G come amplificatrice MF, la 6Q7G la quale è un doppio diodo per la rivelazione/CAV e preamplificazione della BF, la 6V6G come pentodo finale di potenza per la BF e come valvola rettificatrice della tensione è presente la 80. Per concludere, è presente l'indicatore di sintonia elettronico più semplicemente chiamato "occhio magico", la valvola EM4. Nel circuito è presente un filtro il cui scopo è di aumentare la selettività di ricezione un po’ a scapito di una banda audio più stretta e viceversa, banda passante larga ma un audio di alta qualità a svantaggio di ricevere qualche interferenza in più. Esso è azionato da un commutatore comune ad un potenziometro e sarebbe la prima manopola alla sinistra della radio, dove sono serigrafate due posizioni, A.S. "alta selettività", A.F. "alta fedeltà": tramite l'opportuna manipolazione, nella posizione A.F. viene inserita in serie una induttanza al primo trasformatore della prima MF, andando a "starare" una piccola parte dei 471,5 Khz al fine di ottenere una banda passante maggiore per le frequenze audio. Al contrario, nella posizione A.S., viene disattivata l'induttanza in serie, facendo passare in modo più selettivo la banda audio con conseguente diminuzione di interferenze, anche se la qualità sonora ne viene un po’ penalizzata. Il potenziometro da 2 Mohm ubicato sullo stesso asse del commutatore, ha la funzione, opportunamente regolato, di tagliare o meno le alte frequenze della banda audio sia nella posizione A.F. che A.S., ed è collegato al contatto centrale un condensatore da 5000 pF; la rotazione di tale potenziometro agli estremi delle due posizioni, fuga più o meno, i toni alti a massa, permettendo quindi un ottimale controllo in ambedue le posizioni. Altri aspetti tecnici del circuito sono trattati in dettaglio nel capitolo seguente.

 

 

RESTAURO ELETTRICO 

La radio, al momento dell'acquisto, si presentava in buono stato generale e parzialmente funzionante: notevoli falsi contatti ne impedivano un ascolto continuo. Era inoltre inattivo l'indicatore di sintonia meccanico, benché il variabile ruotasse normalmente. L'occhio magico era totalmente esaurito. Ho iniziato togliendo le grosse viti che serrano il telaio metallico alla base del mobile; con mia sorpresa mi rendevo conto che il telaio è portante di tutta la radio (vedi foto) e, tramite due grosse e possenti staffe laterali, è sorretto tutto il blocco anteriore composto dalla scala parlante, il cono elettrodinamico, tela, manopole e cornicetta metallica compresa. Il mobile, totalmente spogliato del telaio, sembra svolgere soltanto la funzione di guscio di copertura. Ho proseguito togliendo, con molta cautela, tutte le valvole, e dopo una buona pulita del telaio con pennello per la polvere e successiva sgrassata con straccio e petrolio rettificato, ho proseguito con lo smontaggio dell'altoparlante elettrodinamico e dello zoccolo, posto a bandiera, contenente l'occhio magico EM4; scollegati i fili del trasformatore d'uscita e dell'altoparlante su cui è imbullonato per disaccoppiarlo fisicamente dalla radio, ho iniziato una riparazione tanto semplice per l'aspetto funzionale ma ardua e complessa per il suo ripristino: la funicella per il movimento dell'indicatore di sintonia. Come già avevo constatato, questo comando è composto da una doppia puleggia con due cordicelle ben distinte, una in seta che ruota il variabile, l'altra in acciaio che muove l'indicatore di sintonia: proprio questa ultima aveva il tratto che tirava verso il basso l'indicatore che era tranciata all'altezza di una vecchia saldatura. Dopo un'attenta analisi, ho deciso di non sostituire completamente il cordino d'acciaio con un altro d'epoca, ma di ripristinare il tratto tranciato con un cordino di nylon, conservando l'originale accuratamente avvolto su di un fianco della doppia puleggia, al fine di lasciare tutto come in origine, anche la parte che tira superiormente l'indicatore. Questa apparente semplice operazione, è stata la più lunga e laboriosa, un notevole banco di prova per la mia pazienza; per il suo ripristino si è reso necessario lo smontaggio oltre a tutto il blocco dell'altoparlante anche della cornice metallica che circonda il frontale della radio, al fine di ottenere quello spazio necessario per permettere vorticosi ed acrobatici giri di filo con un corretto posizionamento e messa a punto dell'indicatore. Sistemata la funicella, sono andato alla ricerca del falso contatto che non permetteva una regolare ricezione; verificato che dipendeva dal circuito di BF, ho spruzzato del disossidante all'interno del potenziometro senza nessun risultato apprezzabile, permettendomi però di trovare finalmente la causa: il centrale del filo schermato che porta il segnale rivelato a questo potenziometro, a causa del degrado del materiale isolante, faceva corto circuito con la calza metallica collegata a sua volta a massa. Con molta delicatezza sono riuscito a sfilare il filo di colore rosso dalla calza ed inserire al suo posto un filo nuovo del medesimo colore, lasciando la calza originale integra senza la necessità di sostituirla. Proseguendo, ho sostituito tutti i condensatori del circuito di alimentazione, uno da 1000 pF tra l'entrata della rete e la massa, gli elettrolitici di filtro ubicati a pi greco con la bobina di campo dell'altoparlante, uno da 16 mF con positivo al catodo della rettificatrice 80 ed all'entrata dell'induttanza del cono, l'altro da 8 mF con positivo all'uscita di codesta induttanza e negativo a massa. Ho proseguito, sostituitendo il famigerato "condensatore" solitamente in perdita, che disaccoppia la tensione anodica dalla BF tra l'anodo della preamplificatrice 6Q7G e la griglia di controllo della finale di BF 6V6G da 22.000 pF.  A seguire ho cambiato il condensatore che dal circuito di disaccoppiamento della BF dall'anodo della 6Q7G per inviarlo alla griglia di controllo della 6V6G, fuga a massa eventuali residui di AF e MF con capacità di 0,1 mF, stesso valore e stessa funzione per un altro condensatore sostituito, del circuito che alimenta, tramite partitori di tensione, la griglia schermo della valvola ECH4 e della 6K7G; era in perdita anche il condensatore che fuga l'AF sempre sulla griglia di controllo della 6V6, un ceramico da 150 pF. Ho sostituito il condensatore da 5000 pF già descritto per il controllo di tono nelle posizioni A.F. A.S., il condensatore di fuga della griglia di controllo della 6K7 da 25.000 pF, il condensatore di accoppiamento di BF con la griglia di controllo dell'occhio magico EM4 da 25.000 pF, il condensatore di fuga ubicato sull'alimentazione delle griglie schermo da 25.000 mF, sempre nel medesimo circuito altro condensatore di fuga da 0,1 mF, il condensatore di fuga per la tensione anodica della 6Q7G da 0,1 mF. Un discorso a parte deve essere fatto per il sofisticato controllo di volume di questa radio: lo definirei più un "attenuatore" di volume; la BF, una volta prelevata dal circuito di rivelazione tramite un condensatore da 10.000 pF anch'esso sostituito, arriva all'entrata del potenziometro del volume da 1Mohm che, tramite opportuna manipolazione, varia l'intensità di segnale inviato alla griglia di controllo della 6Q7G con conseguente variazione di volume. Contemporaneamente viene ruotata l'altra resistenza variabile da 500 ohm del doppio potenziometro: al suo centrale c'è collegato un condensatore da 0,1mF, ad un laterale la massa, all'opposto è accoppiato al secondario del TU tramite una resistenza da 500 ohm. Man mano che si abbassa il volume, il primo potenziometro da 1 Mohm invia la BF verso il condensatore da 0,1 mF regolato a sua volta dal secondo potenziometro da 500 ohm, il quale confluisce la BF proveniente dal condensatore verso il secondario del TU, provocando il taglio delle tonalità alte dell'audio, e conseguente attenuazione del volume: la BF non viene fugata a massa come nei comunicircuiti del controllo di volume azzerandola totalmente, ma resta, anche se in minima parte, sempre presente, ma conferita da un tono talmente soft che il volume sembra azzerato del tutto; viceversa, man mano che si alza il volume, il secondo variabile da 500 ohm disattiva gradatamente l'azione del condensatore da 0,1 mF mettendolo a massa, e le tonalità audio diventano più squillanti e quindi più ricche di toni alti. Per concludere con i condensatori, ho inoltre sostituito quello di fuga per la tensione anodica della valvola 6Q7G da 0,1 mF. Tutte le sostituzioni sono state occultate nascondendo il nuovo componente sotto il vecchio, oppure sostituendolo con un  altro dall'aspetto d'epoca come tutti gli altri originali. Dalla prima ispezione a vista, avevo notato l'annerimento tipico causato da eccessivo riscaldamento di due resistenze per la caduta di tensione del circuito che alimenta le griglie schermo della ECH4, 6K7G e 6V6G; tale surriscaldamento era stato provocato dai vecchi condensatori di fuga precedentemente descritti che, per via dell'usura del dielettrico, facevano da resistenza di carico tra il circuito e la massa aumentando il passaggio di corrente. Le resistenze, una da 50 ohm e l'altra da 500 ohm, sono state sostituite con due "vecchie nuove d'epoca" . Durante la sostituzione della componentistica, approfittavo per cambiare alcuni cablaggi che avevano il rivestimento era screpolato: i più evidenti sono stati i due fili che portano la tensione all'induttanza dell'altoparlante ed altri due che portano la BF; i nuovi sono dello stesso identico spessore e colore degli originali. In alcuni punti sotto il telaio è stato sufficiente rivestire i tubi screpolati, dissaldandoli da un lato ed inserendo loro del fil tubo d'epoca. Infine ho sostituito l'indicatore di sintonia elettronico, ossia l'occhio magico EM4 totalmente esaurito. Tutti i contatti sono stato trattati con un apposito prodotto per la pulizia dei circuiti stampati. 

 

RESTAURO DEL MOBILE 

Il mobile, in buono stato generale, presentava in alcuni punti i tipici fori dei tarli, esattamente qualcuno nella parte frontale, sulle "pance" laterali inferiori e all'interno. Per prima cosa, ho provveduto a togliere la cera per legno che aveva messo il simpatico venditore (prima che io entrassi nel negozio!!) con l'orribile coltello da sub, senza, per mia fortuna, fare nessun danno: è stato comunque gentilissimo nel regalarmi metà di quel bastoncino di cera per il restauro dei mobili che in seguito ho utilizzato per l'otturazione dei piccoli fori. Questa operazione era necessaria al fine di applicare il trattamento antitarlo al mobile. Tolta, con molta pazienza, tutta la cera, ho dedicato molto tempo allo svuotamento della polvere presente nei labirinti interni provocati dai tarli, tramite forti getti di aria compressa; in seguito, ho iniettato il prodotto antitarlo tramite una comune siringa con ago, ed ho chiuso il mobile all'interno di un sacco di plastica per spazzatura, al fine di potenziare l'effetto del prodotto come se si trattasse di una camera a gas. Dopo tre giorni, ho ripetuto questa operazione e messo di nuovo il mobile nel sacco per altri due giorni, e alla fine ho tenuto il mobile all'aria per circa una settimana affinché andasse via il cattivo odore dell'antitarlo. A quel punto, tramite un piccolo utensile di plastica (un tappo sagomato di una penna va benissimo) ho otturato tutti i piccoli fori dei tarli con la cera già descritta in precedenza per il piccoli restauri del legno. Il risultato è stato ottimo, in piena filosofia conservativa, senza togliere nulla all'originalità della radio. Alla fine una leggera passata con un panno morbido appena spruzzato con un prodotto per la pulizia dei mobili a base di cera e tutto è ritornato a splendere come una volta.

 

 

COLLAUDO 

Come mia consuetudine, ho inizialmente alimentato la radio con metà tensione di quella occorrente (110 volt invece di 220 volt) perché, anche se si presta la massima attenzione nel riposizionamento e saldatura dei vari fili e componenti, la scarsa visibilità del telaio può nascondere insidie per i corto circuiti. Dopo circa dieci minuti e dopo aver accertato che tutto era regolare, ho dato finalmente i 220 volt occorrenti per il funzionamento della radio. Un suono robusto e presente conferisce la gran voglia di funzionare di questa Magnadyne SV 72: la ricezione delle OM risulta chiara e pulita, ma la cosa sorprendente è l'elevata sensibilità in tutte e cinque le bande delle OC; ciò è dovuto anche al fatto che su ogni singola banda, lavorando su un range ristretto di frequenza è presente una migliore ottimizzazione ed uniformità di ricezione. Dopo circa dieci minuti che avevo sintonizzato la radio su una stazione nazionale in OM e quindi verificata la continuità di funzionamento a caldo, ho iniziato a testare l'attenuatore di volume descritto in precedenza: la sua efficacia ad ammorbidire il suono man mano che si abbassa il volume è tale da dare una bellissima sensazione di tono caldo ed ovattato tipico delle valvole. Per l'ennesima volta ho inoltre verificato il funzionamento e la scorrevolezza del gruppo indicatore di sintonia meccanico (ovvero la lancetta che indica le stazioni). L'inserimento della posizione "Alta Selettività" risulta alquanto "soft", ma sufficiente per poter stringere la banda audio ed eliminare eventuali interferenze provocate da stazioni vicine senza penalizzare più di tanto la tonalità audio; nella posizione "Alta Fedeltà" la SV72 esprime tutta la sua pienezza di suono, completa quindi di tutte le tonalità audio. Molto efficace risulta il controllo di tono presente in tutte e due le posizioni AF/AS.

 

 

SCHEMA ELETTRICO

Stefano V.